giacometti era così, spettinato e disperatamente insoddisfatto. 'non c'è niente che sia come vorrei, niente di niente!'.
me lo immagino io, circondato dalle sue teste, a farle e disfarle decine di volte in un giorno. 'nemmeno oggi siamo andati abbastanza lontano... - diceva ai suoi modelli - ... bisogna intensificare la qualità illusoria per creare il più possibile l'effetto della vita'.
così io capisco. capisco: le teste, i ritratti, le grandi bugie, la fantascienza e un sacco di altre cose.
Capisco un sacco di cose...
Published in
Diario