Illustrazione
E' l'amore per le storie che mi porta all'illustrazione. L'amore per l'immagine che racconta e per il testo che rimanda. L'amore per le vertigini narrative.
MOSTRA: LA VERITA' VI PREGO SULL'AMORE
INFO: La mostra ruota intorno a personaggi, presi a prestito dall’ambito letterario e ri-raccontati in chiave strettamente personale e autobiografica.
Il titolo cita la tavola di Giovanna d’Arco che a sua volta fa suoi i versi di Auden. Eppure la chiave di lettura della mostra ha poco a che fare con la tematica amorosa. Propone piuttosto una indagine dell’ambito narrativo-mitologico attraverso la tecnica del ritratto.
La narrazione
Nascendo come illustratrice per me è un atto naturale legarmi al testo e completare, col mio lavoro, il senso di un racconto che si trova ‘altrove’. O forse è semplicemente la mia passione per le storie che mi ha portato a riflettere sui personaggi letterari di questa galleria. Il passaggio tra letteratura e mito è breve e scontato: la mitologia è l’archetipo della narrazione.
Il ritratto
Mi piace pensare al ritratto come massima sintesi di una storia. Dove si gioca a togliere, togliere, togliere, togliere. Giovanna D’Arco ha davvero bisogno di armatura? Giuditta di un pugnale? Penelope di un telaio? Sancho di un ronzino? Hanno davvero bisogno di un luogo, di un angolo di strada, di un palcoscenico e di un altare? Ecco. Quel pugnale e quel ronzino per me sono inessenziali. Lascio che il volto diventi il ‘luogo’ narrativo. E quanto più si fa sintetico il racconto (tutto raccolto in un busto, in una bocca, nella distanza di un naso) tanto più il romanzo si fa forte. Una “biographie dramatisée” come la definiva Baudelaire.