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Rossana Capasso: gli eroi, le armi, gli amori...

da AliceTerzaPagina/Voce Fuori Campo-26/Settembre 2004

Prosegue sino alla fine di ottobre l'esposizione dell'illustratrice parmigiana presso l'Altramarea di via Bixio. Una galleria di personaggi rivisitati, sospesi tra mito e letteratura, tra semplicità, dolore e leggerezza dei sentimenti.

 

Sancho Panza, Cyrano, Alice nel paese delle meraviglie, Poliremo, Medea, Ifigenia, le Tre razie, la Sirena di Ulisse, Enea e Didone, Icaro. Sono i personaggi illustrati da Rossana Capasso, ed esposti nei mesi di settembre e ottobre all’Altramarea di via Bixio, a Parma. Con una variante significativa, rispetto al passato: che le illustrazioni sono stampate su tela.

Rossana, vediamoli, questi tuoi personaggi. Icaro, ad esempio…

 

R: Icaro è diventato per tutti l’icona del disco di Francesco Camattini, Ormeggi, di cui è anche l’illustrazione di copertina. Non abbiamo mai parlato di quell’immagine: la scelta di Farncesco è stata istintiva, non argomentata. Fisicamente, le ali della figura sono formate dalle parole della canzone, ma quel personaggio in origine era una figura in pigiama. Solo in un secondo momento, l’ho vestita di rosso. Perché la caduta uscisse dal sogno, si legasse alla terra e alla vita.

 

Quello di Francesco è un testo perfetto. Lo dico – se vuoi – da scrittore. Veniamo ai personaggi femminili, che sono un po’ la tua cifra, il tuo marchio di bottega. Raccontaceli

 

R: Nel mio lavoro ci sono due tipi di personaggi femminili (ma il discorso varrebbe anche per gli uomini). Ci sono quelli che decidono di ironizzare la loro sorte, il destino, il proprio dolore; e poi ci sono quelli che nel proprio dolore sono ancora incastrati, bloccati. Che non hanno saputo uscirne. La differenza la puoi vedere tra Ifigenia e Medea. Ifigenia è una vittima sacrificale, Medea – per quanto sia essa stessa vittima – è diventata una caricatura del proprio dolore. E la prima volta che faccio ironia sul tragico: prima prendevo troppo sul serio i miei soggetti. 
Lo stesso è accaduto a Cyrano. Il romanticismo della fonte letteraria l’ho trasformato in sciocchezza, ho sottratto il personaggio al suo stereotipo romantico. Come se finalmente si potesse parlare della sua maschera, del suo viso abnorme.


Perché hai illustrato Sancho Panza?

 

R: Al personaggio di Sancho sono molto legata. Un legame che ho ricavato non tanto dalla lettura di Cervantes, quanto dall’interpretazione filosofica di De Unamuno, che nel suo Commento alla vita di Don Chisciotte ci restitutisce un Sancho molto originale. Il Sancho di Unamuno è l’artefice della vera follia. L’autentico folle è una persona normale che si affida alle stravaganze di un pazzo, e sceglie consapevolmente di seguirle. Invece, non occorre nessuna abilità particolare - per un pazzo - nel seguire la propria follia. 
Il mio Sancho doveva essere un folle nel volto e nello sguardo. Un essere spiritato, ammiccante.

 

Enea e Didone. Si parlano, si guardano?

 

R: Si parlano. Sai che preferisco definirmi illustratrice anziché pittrice, sai che voglio legarmi al testo, che il testo è materialmente presente nei miei lavori. In Virgilio è la conversazione, il dialogo, a rendere possibile l’amore tra Didone ed Enea. Tutto nasce come fascinazione della regina da parte del guerriero troiano, del suo destino di eroe.

 

Una curiosità. Tra le opere esposte c’è anche il bozzetto per Dillo ad Alice, che però Andrea Marsiletti ha rifiutato. Cosa ci racconti, in proposito?

 

R: Avevo composto quell’immagine per il sito di Dillo ad Alice, ma Andrea ha voluto che la modificassi. La giudicava ‘poco rassicurante’. Un giudizio, ti dirò, che mi ha messo in crisi. Per il sito ho ripiegato allora su illustrazioni più classiche. Cosa dire: ogni lavoro può essere giudicato, e anche frainteso. Va da sé che questa illustrazione non ha per me nulla di poco rassicurante.

 

Accade spesso: la pietra spregiata sarà scelta dai costruttori… Siamo certi che la storia farà giustizia del severo giudizio espresso da Andrea Marsiletti. 
Scherziamo, naturalmente. Un augurio sincero, invece, a Rossana.

L’esposizione di Rossana Capasso prosegue sino alla fine di ottobre presso il locali dell’Altramarea, in via Bixio 52 a Parma. Le opere esposte sono ingrandimenti di illustrazioni originali, stampati su tela, a tiratura limitata. (Per info: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it. )

 

Lorenzo Lasagna

 

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ANDARE AL CINEMA + TANGO + QUEI GIORNI DOVE L'UNICO PROBLEMA E' SCEGLIERE TRA UN THE E UN CAFFE' + TORTA DI MELE + TROVARE LE COSE QUANDO NON LE CERCO + GATTI + CERTI BELLISSIMI ERRORI + LE MALINCONIE CHE DURANO GIORNI + LIBRI + IL SOLE ADDOSSO + I RICORDI DEI RICORDI

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